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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Jan Brokken

Nella casa del pianista

Iperborea, Pag. 432 Euro 18,00

Non vorrei sembrare senza cuore, ma se volessimo trovare qualcosa che non funziona appieno nel romanzo, o biografia romanzata di Jan Brokken, Nella casa del pianista, riguarda proprio il personaggio che ne è protagonista e ispiratore: l'enfant prodige del pianismo russo, anzi sovietico, Youri Egorov. Uno caro agli dei, che ebbe vita breve (1954-1987), complicata più che dalla dissidenza politica stricto sensu, dall'omosessualità per la quale all'epoca in Unione Sovietica si pagavano anni di regime siberiano

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Hakan Nesser

L'uomo che odiava i martedi

Guanda, Pag. 471 Euro 19,00

Ricapitoliamo.
Dicevamo a proposito di L'uomo senza un cane: Dunque amore, Palme e concetto di democrazia non solo come ossessione lucida di un ispettore inusuale, ma come tormento, fors'anche incubo, di un'intera generazione di svedesi (come se un poliziotto italiano fosse assillato dal calcio, dal delitto Moro e dal conflitto di interessi di Berlusconi! E magari fosse!).

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Lee Siegel

Homo Interneticus

Piano B, Pag. 196 Euro 13,50

Io personalmente non sopporto più quelli che sono contro. Soprattutto, le categorie che proprio non mi vanno più giù sono quelli che contestano la modernità (e poi ci sguazzano dentro) e, last but not least, quelli che se la prendono con Internet. Lee Siegel rientra in quest'ultima categoria e, francamente, il libro in questione è un'accozzaglia di luoghi comuni che lasciano non solo indifferente ma, e forse non dovremmo, irritati.

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Victor Klemperer

LTI – La lingua del Terzo Reich

Giuntina, Pag. 418 Euro 20,00

Imperdibile, lo diciamo subito per chi non lo conoscesse. Ci riferiamo all'edizione aggiornata e in versione più ampia di LTI – La lingua del terzo Reich, (Il Taccuino di un filologo), testo capitale del '900. L'autore, Victor Klemperer, era un filologo tedesco di origini ebraiche, convertitosi al protestantesimo, che durante il nazismo salvò la pelle grazie al fatto di essere sposato con una donna tedesca, ossia, secondo le farneticazioni in auge ai bei tempi, un'ariana.

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Marco Minicangeli

La storia sporca

Controluce, Pag. 218 Euro 17,00

Un noir di buon ritmo, dove l'Autore mette tanta carne al fuoco, così tanta che alla fine non tutta risulta cotta a puntino. Racket della prostituzione, traffico di droga, pornografia sadica, gioco d'azzardo e corruzione, e una rapina in villa con duplice omicidio dai particolari raccapriccianti. Altri omicidi e suicidi si aggiungono poi nel corso della storia. Il protagonista è un poliziotto, che completa le sue competenze professionali con abitudini da cliché quali fumo compulsivo di sigarette (Lucky Strike) e bevute di wisky (Legavulin).

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Claudio Bagnasco

In un corpo solo

quarup, Pag. 64 Euro 11,90

Non amo molto le antologie, nemmeno le crestomazie. Essenzialmente per un motivo: potrei essere smentito, ma nemmeno Proust, penso, abbia sempre scritto cose intelligenti ed interessanti.
Figuriamoci gli altri.
Capisco che a volte il racconto, se non addirittura il racconto breve, può essere la misura ideale per una rappresentazione linguistica e contenutistica dell'autore: ma la recidiva può essere l'arma a doppio taglio.

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Paolo Sortino

Elisabeth

Einaudi, Pag. 216 Euro 19,50

Elisabeth è lo sguardo ruvido dell'immaginario che si schianta dentro la realtà fondendosi in parole, pensieri e lettere capaci di squarciare la tutela che ognuno di noi ha per i propri sentimenti più intimi, tirandoli fuori e facendoli ruggire selvaggi.
Una storia viva, che pulsa sotto lo strato epidermico del tessuto narrativo, della fiction. La storia della storia, quella di Elisabeth, che è rimasta realmente segregata per 24 anni nel bunker del padre, violentata ripetutamente nel corpo e nei ruoli familiari, prima figlia, poi amante e madre dei figli del padre.

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Roberto Bolaño

Il Terzo Reich

Adelphi, Pag. 325 Euro 20,00

Hai voglia a dire. Si fanno tante chiacchiere sulla letteratura e sul suo stato di salute. Si fanno tanti discorsi sulla possibilità di trovare vie d'uscita alla situazione stagnante e corriva della narrativa contemporanea e sull'eventualità, quasi miracolistica, di fare i conti con scrittori capaci ed innovativi e poi di punto in bianco ti capita un libro nel senso più classico del termine (anche con le sue differenziazioni), con una storia semplice e coinvolgente, ed ecco che i pruriti 'intellettualistici si placano e trovi la pace dei sensi.

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Massimo Lugli

L'adepto

Newton Compton Editori, Pag. 280 Euro 9,90

Scrive Pacchiano sul 'Sole 24 ore': Lugli ha fiato narrativo, ha tenuta, appassiona.
Scrive Laura Laurenzi su 'La Repubblica': La scrittura è secca, asciutta, piena di ritmo, i dialoghi sono fulminanti.
Scrive Paolo Petroni sull'Ansa': La lettura riesce a legarci sino alla fine.
Scrive Gloria Satta su 'Il Messaggero': Sfonda i pur nobili recinti del noir per far entrare definitivamente l'autore nel club dei grandi narratori italiani.

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Sergio Garufi

Il nome giusto

Ponte alle Grazie, Pap. 237 Euro 16,00

Il romanzo di Sergio Garufi – esordiente quarantottenne con una vita però passata a leggere e scrivere - appartiene a un genere di narrativa non frequentatissimo negli ultimi tempi, un romanzo poco sensibile alle ragioni del plot (ma non per questo privo di storie), o del puro intrattenimento, e ancor meno suscettibile di veicolare prese di posizione ideologiche acquattate nella comoda imbastitura di una finzione appiccicaticcia.

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