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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Roberto Mandracchia

Guida pratica al sabotaggio dell'esistenza

Agenzia X, Pag. 156 Euro 13,00

La nostra è un'epoca ben educata e ragionevole. Le millenarie aspirazione ascetiche, la voglia di disinfettata purezza orfica si vende nei supermercati e tutti sappiamo guardare con diffidenza e distaccato ai sentimenti. Abbiamo dalla nostra il disincanto e il sarcasmo, e sappiamo dare una spiegazione a tutto. Eppure sembra che, ancora oggi, operare nei limiti dell'impossibile possa essere la speranza che nutre le aspettative di uno scrittore.
Per esempio il giovanissimo Roberto Mandracchia si incarica di praticare un genere che, sui banchi dei supermercati di cui sopra,

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Andre Dubus

Non abitiamo più qui

Mattioli 1885, Pag. 274 Euro 18,00

"Sto bene. Presto ci riderò sopra. Sai? Sto lavorando alla filosofia del riso. Si basa sul credere che se stai precipitando nella merda, l'unica risposta è la leggerezza.".
Potrebbe, quest'ultima, essere anche quella calviniana, ma nei personaggi di Dubus la presunta levità è una sorta di ultima ancora, ed una bugia, per non precipitare definitivamente nel baratro.
Rendiamo merito a Mattioli 1885 e in particolar modo a Nicola Manuppelli, che ha curato l'introduzione al volume, per aver 'portato' in Italia Andre Dubus,

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Giovanni Di Iacovo

Tutti i poveri devono morire

Castelvecchi, Pag. 156 Euro 14,00

Ho scoperto un vero talento letterario. Ebbene sì, si chiama Giovanni Di Iacovo, è abruzzese, ed è al suo secondo romanzo. Mi aveva attirato il titolo, così provocatorio (ma dietro mi sa che c'è tutta la mano di Cristiano Armati che da quando dirige la narrativa di Castelvecchi sta facendo veramente bene!), così d'impatto. Ebbene, già dalle prime dieci pagine ho capito che avevo a che fare con un vero genio. Sì perché Di Iacovo è Ammaniti al cubo. E, oltre alle invenzioni, ai colpi di scena, al linguaggio accattivante, ha in più l'estro delle boutade a effetto che non t'aspetti. La storia di questo libro? Semplice.

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Jo Nesbo

La ragazza senza volto

Piemme, Pag. 524 Euro 6,50

Ahinoi, gli investigatori scandinavi sono arrivati anche nelle edicole e fra poco ce li venderanno a etti nelle macellerie o nei supermercati al posto della mozzarelle fosforescenti.
Si è sempre detto che l'Italia è un paese di poeti, santi, navigatori e commissari della Nazionale, ora della Scandinavia si può dire tranquillamente che è una penisola di biondi, di ubriachi e di commissari di polizia, al massimo investigatori privati.

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William March

Compagnia K

Castelvecchi, Pag. 236 Euro 16,00

Compagnia K è il capolavoro di uno dei più grandi narratori del Novecento: William March.
Il romanzo raccoglie la testimonianza di centoventitré soldati americani mandati a combattere in Francia durante il primo conflitto mondiale. Alcuni sono tornati, altri no. Ma la verità è che da una guerra non si può tornare veramente, non come prima. Allora Compagnia K, alla maniera di Spoon River e degli epigrammi sepolcrali dell'Antologia Palatina, costruisce un'epopea esistenziale collezionando i racconti in prima persona di uomini che sono morti in guerra, anche se sono tornati.

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Autori vari

Controcuore

Azimut, Pag. 119 Euro 12,00

L'idea non era malvagia (ammettendo che sia giusta la mia interpretazione) e cioè quella di offrire un quadro, sufficientemente elaborato, della diaspora dei sentimenti e della difficoltà di comunicazione: come contraltare, una fiducia nel prossimo e la possibilità che il pessimismo degli affetti e delle emozioni sia solo nelle parole (non scritte), non nella vita reale.
Controcuore invece, che raccoglie autori provenienti tutti o quasi dalla scuderia Azimut, è un guazzabuglio incomprensibile di fatti e misfatti.

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Luigi De Pascalis

Il labirinto dei Sarra

La Lepre edizioni, Pag. 304 Euro 22,00

Credo che qualcuno si arrabbierà se affermo che il Cristianesimo (soprattutto un certo tipo di Cristianesimo, per intenderci quello che ci viene illustrato in film come Agorà o La Papessa) è una delle più perfette macchine ammazza-fantasia che la mente dell'uomo abbia mai partorito. Si arrabbino pure, non fa niente: la mia è solo un'opinione e voi siete liberi di pensarla come volete. Io so solo che non appena noi ci liberiamo (e per "noi" intendo i poveri abitanti di questa martoriata nazione) di Cristi, Santi e Madonne varie, ne escono fuori dei racconti che te li leggi d'un fiato.

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Kate Summerscale

Omicidio a Road Hill House

Einaudi, Pag. 358 Euro 13,00

Einaudi, come si dice a Roma, je dà, nel senso che furba com'è (chi le sta dietro) ha capito che tutto quello che puzza di mistero va (e mettiamoci il fantastico, il gotico, l'horror, ma soprattutto il giallo, il poliziesco, il noir... basta vedere la collana 'stile libero' per rendersi conto di come tira il vento).
E considerando la stagione calda, perché si sa che sotto l'ombrellone le letture preferite dagli italiani (solo?) sono le investigazioni, ricicciare il possibile, ma soprattutto l'impossibile è cosa bella e buona.

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Alessandro Canassa Vigliani

Virus

Pulp edizioni, Pag. 130 Euro 13,00

L'idea era molto buona. Peccato per la riuscita. Non che Alessandro Canassa Vigliani non abbia talento, rispetto alla media degli esordienti sa scrivere e ha idee decenti e non auto-referenziali o magari aspirazioni 'autoriali'. La storia è quella di un tale Max Ribaldi, grande presentatore Tv, creatore e dispensatore di popolarissimi reality televisivi che lavora per la Eftoset (come non vederci in questo riferimento quei serpenti della Endemol), fiero di essere milionario, di frequentare il bel mondo e dormire, lui avvenente quarantenne, ogni notte con una modella diversa.

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Jared Cade

Agatha Christie e il mistero della sua scomparsa

Perrone editore, Pag. 326 Euro 16,00

Si è sempre un po' mitizzata la scomparsa della regina del delitto in quei giorni di dicembre del 1926: un po' perché fu davvero curiosa e interessò morbosamente un intero paese, un po' perché riguardava una donna che in quel momento conosceva una popolarità non indifferente e soprattutto perché scriveva 'irrisolvibili' romanzi gialli (aveva già pubblicato L'assassino di Roger Akroyd libro in cui l'assassino, con una mossa audace e scorretta della scrittrice nei confronti del lettore, era lo stesso protagonista che narrava le vicende).

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