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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

AA.VV.

Assalto al sole

Delos Digital, Pag. 304 Euro 17,00
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Sottotitolo: La prima antologia solarpunk di autori italiani. Attenzione a questo sottotitolo e all’anno di pubblicazione, il 2020, perché lo ricorderemo come un evento epocale. Di questo nuovo sottogenere della fantascienza abbiamo visto un esempio nell’antologia Solarpunk: Come ho imparato ad amare il futuro (Future Fiction) uscita nello stesso anno, che raccoglie racconti di diverse parti del mondo. Sinceramente devo riconoscere che non solo i racconti italiani sono all’altezza di quelli stranieri, ma a mio gusto li superano in fantasia e creatività. Due parole, intanto, sulla definizione del genere. Ci viene in aiuto il curatore Franco Ricciardiello, che nella prefazione spiega come il solarpunk si trovi all’esatto opposto della distopia. Tanto quella dipinge un futuro disastroso, in cui i mali già presenti nel nostro secolo trovano un’agghiacciante apoteosi, quanto questa si sbizzarrisce a immaginare futuri ecosostenibili, basati sulla cooperazione e sulle energie alternative. Tanto il futuro distopico è cupo e piovoso, quanto l’ambiente solarpunk è ridente e primaverile. Il concetto sembra abbastanza chiaro, ma c’è un problema. Se la distopia offre un ambiente ostile (socialmente o fisicamente, o tutt’e due) non è difficile immaginare una storia in cui gli eroi contrastino il potere ingiusto o cerchino di sopravvivere ad avverse condizioni ambientali. Ma nel solarpunk dov’è la storia? Se l’ambiente è amico e tutti stanno bene che cosa c’è da sconfiggere o cambiare? Qualcuno se la cava inserendo un elemento di disturbo, come si fa nei gialli, per poi raccontare il ripristino dell’armonia turbata. Proprio come in quei romanzi di space opera che si trasformano in western. Ma no, signori, questo non può bastare! La storia funziona se racconta qualcosa che sia organico al genere.
   Bene. Se precedentemente mi ero fatta l’idea del solarpunk come un sottogenere un po’ noioso, e perfino deprimente, leggendo questa raccolta mi sono completamente ricreduta. La gamma di temi e di situazioni che gli autori hanno messo in scena è un bell’esempio di creatività.
   Giulia Abbate ha scelto di situare la sua storia (Il libro di Flora) nel momento di passaggio da una società distopica a una società alternativa attraverso un atto rivoluzionario, cosa che non le ha impedito di arricchire il racconto con gustose suggestioni paesaggistiche e naturalistiche. Alcuni temi accomunano diversi racconti: fra questi il concetto della casa-albero, che viene coltivata e cresce come un organismo vivente. È il caso di Serena Barbacetto (La semina) e Franci Conforti (Giochi di luce). Si tratta di immaginare società nuove, spesso nate da un precedente disastro. In Nutopia, di Stefano Carducci e Alessandro Fambrini, lo spirito di cooperazione fra i sopravvissuti viene mantenuto con un particolare rito di passaggio che mette a contatto l’individuo con l’immensa solitudine del cosmo, non senza imprevisti. Franco Ricciardiello racconta la delicata storia di un rapporto fra adolescenti, dove il paesaggio diventa comprimario: un viaggio da Venezia alla Bretagna ci consente di conoscere sul campo tutte le conquiste di un mondo rinnovato da scelte ecologiche (Solstizio). Anche Romina Braggion sceglie un taglio psicologico scendendo nelle pieghe dell’animo umano con un interessante contrappunto fra le tempeste interiori e quelle della natura (Nero assoluto) e ambientando una storia di dolore e resilienza in un mondo rinnovato dove si può vivere in una casa-petalo. Ricordo che la stessa autrice ha già imboccato la via del solarpunk con il romanzo breve La compagnia perfetta (Delos Digital). A prima vista il solarpunk sembrerebbe una porta aperta su un futuro utopico. Ma se qualcosa andasse storto? Per quanto si arrivi a disporre di innovative risorse atte a riconciliare le attività umane con la salute del pianeta, non è detto che tutti siano d’accordo sulle stesse cose. Lukha Kremo immagina che la scelta ecologica comporti inevitabilmente una certa quota di dissidenti (Solar Storm), confinati nella ormai scongelata Antartide.  E un dissidente, questa volta individualista, mette in serio pericolo la società solidale immaginata da Davide Del Popolo Riolo (La prima legge).  Per Nino Martino (L’ora blu) il problema che innesca la storia è una grave sperequazione fra coloro che sono ammessi a godere di tutti i vantaggi del progresso, anche ecologico, e coloro che ne restano esclusi. Non tutto va per il giusto verso nemmeno nel racconto di Silvia Treves (La seconda chance) dove un pregiudizio infondato mette a rischio lo speciale rapporto comunicativo che si è instaurato fra esseri umani e animali. Un racconto pieno di natura e poesia, che fa venire voglia di avere per amico un gheppio come Grigiolo, che dall’alto veglia premurosamente sulla protagonista.
   Insomma, dieci ottimi racconti, accomunati da un’ispirazione condivisa e nello stesso tempo diversificati da una grande ricchezza di invenzioni e forme di sensibilità. Una bella avventura, quella del solarpunk italiano, che è cominciata molto bene.

di Giovanna Repetto


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Gustoso


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Everything I have is blue

Suspect thoughts press, 249 USD 16,95

Ci sono posti, diceva lo Scalise, dove i gay sono rimasti froci - snobbati dagli omobòni, dai pederasti di Corte, dagli urninghi della haute. Essì! Nell'ansia di mostrare che i bucaioli sono hônnetes proprio come mamma, papà e il questore, e che agognano e meritano una vita di cieli azzurri e praterie e pace duratura...

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Penna 6 volte

Edizioni Era Nuova, Pag.107 Euro 10,00

"Ogni formalismo assoluto altro non è che un contenutismo mascherato", scriveva Umberto Eco, maestro di color che sanno (e anche di "strega comanda color"). Difatti, uno Scrittore Maiuscolo, gran lodatore della Letteratura Maiuscola, quella che "non ha fini e non ha fine, se non illuminare per tutti e per tantissimo tempo il buio in cui versano i molti, anche quanti si credano mondati dalle tenebre, scandagliate, in questione" (e m'hai detto un pròspero!), in un suo intervento che ricordo ma non ho conservato (per insufficienza di prove mi tocca quindi celare il nome del Coso), così delira: "Sandro Penna è molto sceso nella mia considerazione da quando ho saputo che andava coi ragazzini dandogli cinquecento lire" (...)

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Posse

Manifestolibri, Pag.199 Euro 16,00

"Avanti, cosa mi offre in alternativa a"desemplicizzato"?"
"Complicato".
"Beh, ma così son buoni tutti"

da In nome del popolo italiano

E' una rivista, e ne discuto il numero di novembre 2006. Sì: un periodico qual è il Nostro, ancorché internettàro, ha i suoi tempi e le sue interne vicende, che determinano il succedersi delle recensioni. Quest' ultime, oltretutto, dovrebbero render modo al Lettore del coacervo forma-contenuto d'un testo.

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Sette colli in nero

Alacràn, Pag.351 Euro 18,80

Felisatti e Pittorru. Autori d'una serie tv trasmessa nei primi Settanta, dal titolo, se male non ricordo, Qui squadra mobile. Tra i non dimenticati interpreti, Luigi Vannucchi e Orazio Orlando.
No: non voglio innalzare alti lài -né ubaldilài - alla televisione di una volta, che ha, forse, l'unico merito che possano vantare anche le democrazie reali: il resto è peggio. Vorrò invece far partecipe il/la Lettore/trice d'un mio piccolo ricordo d'infanzia.

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E il cagnolino rise- omaggio a John Fante

Tespi, le grandi antologie , Pag.240 Euro 12,00

Il cagnolino rise. Che poi il cagnolino non c'entra niente, non esiste alcun cagnolino nel racconto di Arturo Bandini, figuriamoci quindi se ride. A dirla tutta, poi, non esiste né il racconto, né l'autore. Ma è esistito John Fante, a cui è dedicata questa antologia, e che pagina su pagina ha sfamato la fantasia di tante persone, e di tutti questi autori che nel volume gli rendono omaggio.
E se l'italo-americano, il dago, ha accompagnato così tante generazioni è, soprattutto, perché in lui risiede l'amore per la letteratura:

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Il Funzionario e altri racconti del Trofeo Rill e dintorni.

Mondi Incantati, Pag. 192 Euro 9,50

Ci sono appuntamenti che col tempo non faticano a trasformarsi in tradizioni. Il Trofeo Rill (Riflessi di Luce Lunare) è uno di questi appuntamenti. Il Rill è un concorso di narrativa altra — "immaginario mutante" ci piacerebbe descriverla —, cioè di quella narrativa che ha scelto una via non mainstream: fantascienza, fantasy, fantastico... Uno dei tanti si potrebbe dire, se non fosse che a nostro avviso il Rill è veramente uno dei migliori concorsi che ci sono in giro e questo per tanti motivi.

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Davanti allo specchio

RiLL – Riflessi di Luce Lunare, Pag. 208 Euro 10,00

Puntuale ormai, come tutti gli anni, il collettivo che si riunisce intorno al Premio RiLL, dà alle stampe una bella antologia nella quale potrete trovare “tanta roba”. Il titolo della raccolta 2017 è Davanti allo specchio.

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Fanta-Scienza

Delos Digital, Pag. 271 Euro 17,00

Veramente buona l’idea di Marco Passarello. Intervistare fior fiore di scienziati impegnati sul fronte delle nuove tecnologie e proporre le interviste ad altrettanti scrittori di fantascienza, in modo che ne traessero le conseguenze in forma di racconti. E se è buona l’idea, il prodotto finito è eccellente. Interviste e racconti sono giustapposti: a ogni intervista segue il relativo racconto.

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FantaTrieste

Kipple Officina Libraria, Pag. 152 Euro 15,00

Degli scrittori triestini ho sempre ammirato l’eleganza, il linguaggio preciso, lo stile limpido e chiaro. Quasi che il modo di scrivere facesse parte della loro intima natura. E gli autori, tutti triestini, presenti in questa raccolta curata da Roberto Furlani, non si smentiscono. Raccontano bene, intrattengono con garbo e intelligenza, e sanno come tenere il lettore col fiato sospeso.

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Oggetti smarriti e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni

Mondi Incantati, Pag. 176 Euro 10,00

L’antologia, che come al solito prende il titolo del racconto primo classificato Oggetti smarriti, è da sempre densa di sollecitazioni e di sfaccettature che vanno a coprire tutti gli aspetti del fantastico. Il vincitore di quest’anno — per l’appunto “Oggetti smarriti”, scritto da Valentino Pioppi — è un racconto bellissimo.

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I vicini di casa

Watson Edizioni, Pag. 148 Euro 13,00

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Le case che abbiamo perso

Acheron Books, pag. 168 euro 10

In attesa di conoscere (in autunno) i vincitori del Premio Rill 2024, abbiamo letto l’antologia realizzata l’anno scorso al termine della ventinovesima edizione del concorso...

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