Attualità
Stupidiario n.3
Continua la carrellata di 'minchiate' della nostra indigena intellettualità. Che dire? Partita come sparata goliardica, la rubrica sta pian piano assumendo una sua ragione d'essere. E ne ha ben donde. Un invito ai lettori: quando leggete spropositi inverecondi, segnalateli. Saremo ben felici di accontentarvi.
I misfatti della Chiesa cattolica: 'Contro Cesare' di Emilio Gentile.
Benedetto XVI ha recentemente affermato che il 2012 sarà, nonostante gli auspici nefasti di cui si vocifera di continuo e gli spread, l'anno della fede. Ma non sarebbe stato meglio, chessò, proclamare un anno del 'mea culpa' o meglio ancora uno della riconsiderazione, nonostante il pontificato di Woitila e l'attuale di Papa Ratzinger, del Concilio Vaticano secondo?
Il bel saggio di Emilio Gentile Contro Cesare (Cristianesimo e totalitarismo nell'epoca dei fascismi – Feltrinelli 2011)
P2, golpe inglese, mafia? Fate un po' voi.
Diciamo, questo paese come lo prendi lo prendi, non è un bel divertimento.
Li chiamano complottisti, per dire. Son quelli che cercano sempre un dietro le quinte. Ve ne sono di parecchio idioti, in effetti. Ci si chiamano pure da soli - non idioti, non avendo letto Dostoevskj, ma al più qualche thriller da cesso. Son pure paranoici, spesso, e lavorano di comiche elucubrazioni ermeneutiche quello che i teppisti in proprio o eterodiretti sfasciano con i bastoni alle manifestazioni.
L'Italia avrebbe bisogno di un nuovo Pasolini.
Le immagini che i ragazzi del partito radicale hanno messo in rete, un video postato su You Tube che ha fatto il giro del web, dove si vede Marco Pannella col suo codino da sciamano aggirarsi con protervia in mezzo agli indignados che sabato 15 ottobre hanno provato a manifestare contro qualcosa (contro cosa si manifestava, qualcuno sa dirmelo esattamente?), sono antropologicamente spiazzanti. Va da sé che le reazioni scomposte degli incazzados, qualcuno che addirittura ha sputato addosso al vecchio leader politico italiano, sono esecrabili.
L'uomo che si cava gli occhi in chiesa. La letteratura non arriva alla realtà (per fortuna). E nemmeno la ragione.
Ingannati come siamo quotidianamente dalla logica della razionalità scientifica, dal materialismo e da questa superstizione ridicola che si chiama metodo empiristico con cui tentiamo di misurare tutto, le nostre città ormai sono invase oltre che da viventi morti anche da moderni zombi che non vediamo, che non riusciamo nemmeno a percepire (o che vediamo e non riconosciamo). Succedono cose allucinanti che occupano lo spazio di cinque minuti in un telegiornale, quando va bene,
Miracoli
In quest'epoca di acceso razionalismo ci meraviglia la manifestazione di un miracolo. Figuriamoci due.
Il primo: l'immagine di Padre Pio. Nella chiesa di S. Salvatore in Lauro, a Roma, il parroco, un intraprendente operatore religioso, ha lanciato dal 13 al 23 settembre l'Operazione Padre Pio, con messe, processioni, esposizione delle reliquie e un evento finale dal nome stranamente ferroviario di "Transito di Padre Pio". Non sappiamo esattamente cosa sia un transito nel linguaggio cattolico
Stupidiario n.2
Pensavamo ad una piccola rubrica da inserire ogni tanto, tanto per divertirci. Ma davanti al profluvio di fregnacce tipiche dell'indigena (e non solo indigena!) intellettualità, non possiamo esimerci dal riportarle e provare una sorta di disturbo. Altro che farci quattro risate!
Romanzeria italiana: lo stato dell'arte.
Finora, a due terzi dell'anno, al Paradiso abbiamo letto una quantità notevole di romanzi, racconti, e altri titoli che incrociano tipologie di testi differenti. Per il premio, certo. L'annata, vista da qua, sembra discreta ma non memorabile, né particolarmente sorprendente, si naviga a vista, propositi progetti poetiche hanno il tempo che quello di oggi concede loro: zero. Come al solito, i cammini solitari sembrano quelli più interessanti, se ne infischiano dei generi o li rivoltano fino a renderli poco riconoscibili.
Stupidiario n.1
Il 'vecchio' e compianto Cuore, settimanale satirico, tra le tante invenzioni aveva una sfiziosissima rubrica chiamata: 'E chi se frega'. Una sorta di carosello di stupidaggini uscite dalle bocche invereconde di personaggi più o meno famosi. Tentiamo di fare lo stesso con questo nostro spazio. Limitandoci, nel limite del possibile, all'ambiente di cui tanto ci interessiamo e che tanto amiamo (sic!).
I poeti mi fanno vomitare
Intendiamoci, non i Poeti, ma i poeti, quella sorta di casta noiosa e autoreferenziale, che invade le nostre piccole e grandi città con convegni e reading in cui si perde il senso non solo della parola, ma della realtà. In questo magma, in realtà grumo di ghiaccio per la mancanza assoluta di tensione ed emotività, si distinguono le poetesse, maitresses (plurale) della nullità che scambiano il mondo delle percezioni per un corso di ceramica, o al più, per quelle che reputansi 'chic' e con 'l'elan', per un corso di Qi Gong.
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