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Il Paradiso degli Orchi
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I Classici

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Alfredo Ronci

Aforismi e sodomie in corpo 11. Gli 'abusi' di Busi.

Ogni libro di Busi è un classico e, lo direbbe lo stesso scrittore ne son sicuro, un suo limite. Perché definendolo tale lo si contiene anche nella sua grandezza. Ma noi vogliamo in ogni caso etichettarlo (in questo caso Sodomie in corpo 11): un giardino dell'Eden della sottigliezza e della sessualità, quest'ultima vissuta finalmente non come soddisfacimento personale, ma come completezza e conoscenza di sé. Perché nonostante vi sia, in questa 'avventura', un accumulo di esperienze la vera conoscenza non si accumula, la si smaltisce.

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Alfredo Ronci

I fantasmi del passato: 'A futura memoria' di Didier Daeninckx

In un'intervista che lo scrittore francese rilasciò al sottoscritto alcuni anni fa, alla domanda come mai nelle sue opere tornasse ossessivo il dramma del popolo algerino durante il colonialismo francese e cosa ancora ci fosse da scoprire e da denunciare in proposito, rispondeva: Il riaffiorare dei drammi rimossi della decolonizzazione , soprattutto quella dell'Algeria, occuperà i francesi per i prossimi anni. La generazione che detiene i posti di comando s'è fatta le ossa tra i ribelli e nei deserti durante la battaglia di Algeria (l'intervista risale al 1996, ora è impossibile anagraficamente che il 'fascinoso' Sarcozy possa 'vantare' un simile precedente. N.d.c.)

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Alfredo Ronci

Gli implacabili ingranaggi delle dittature: 'La trappola' di Emmanuel Bove.

Concedetecelo: il Paradiso, sin nell'edizione cartacea, s'interessò di Emmanuel Bove, letterato raffinatissimo, 'oggetto' di culto persino in patria ma, contemporanea allo scrittore, stranamente letargica ed esageratamente euforica per altri versi. Eh sì, perché quando uscì La trappola (La piège), all'indomani della liberazione, Bove fu ignorato ed il romanzo, che affrontava la questione della sordida realtà francese sotto il governo Vichy e del suo collaborazionismo con le forze occupanti naziste, passò del tutto inosservato.

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Alfredo Ronci

Il nostro recente passato raccontato da Leonardo Sciascia: 'Le parrocchie di Regalpetra'.

Scriveva lo stesso Sciascia a proposito del libro: Regalpetra, si capisce, non esiste: ogni riferimento a fatti accaduti e a persone esistenti è puramente casuale. Esistono in Sicilia, tanti paesi che a Regalpetra somigliano; ma Regalpetra non esiste. Esistono a Racalmuto, un paese che nella mia immaginazione confina con Regalpetra, i salinari; in tutta la Sicilia ci sono braccianti che campano 365 giorni, un lungo anno di pioggia e sole, con 60.000 lire; ci sono bambini che vanno a servizio, vecchi che muoiono di fame,

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Alfredo Ronci

Il senso straniato delle cose di Antonio Tabucchi: 'Il filo dell'orizzonte'.

Dimentichiamo l'uomo, soprattutto quello degli ultimi tempi e soprattutto dimentichiamo le sue opere di successo che hanno testimoniato il suo mesto declino: Sostiene Pereira e La testa perduta di Damasceno Monteiro (ammetto di non aver letto la sua ultima raccolta di racconti pubblicata sempre Feltrinelli: e perché avrei dovuto farlo?).
Dimentichiamo pure 'l'agitatore', quello che scende nell'agone politico e che sembra tutt'uno con la verbosa propensione della sinistra italiana

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Alfredo Ronci

La vita segnata dalla guerra di Erich Maria Remarque: 'La notte di Lisbona'.

Un romanzo di finzione questo, ma un romanzo, se vogliamo, anche autobiografico. Mai come in questo caso vicende personali s'intrecciano con lo svolgersi della storia, che è tutta racchiusa in una notte speciale: una notte al porto di Lisbona. Ed un incontro tra due profughi della Germania Nazista; uno alla ricerca disperata di un passaporto per sé e per la moglie, per potere emigrare negli Stati Uniti; l'altro, ormai amareggiato dalla vita, disposto a regalare il proprio passaporto a chiunque sia in grado di ascoltare pazientemente la sua lunga storia.

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Michele Lupo

Erik Satie: Quaderni di un mammifero

Singolare esempio di musicista, Satie.
Definito mediocre dal cattivissimo Adorno, introdotto con una certa ironia nei manualetti di storia della musica, riscattato con insolita passione da John Cage e ricicciato con molta disinvoltura da Brian Eno, Satie incarnò come pochi lo spirito inquieto della Parigi di fine Ottocento e dei primi vent'anni del Novecento, percorrendo un itinerario eccentrico, decifrabile solo per il suo andamento falotico e discontinuo

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Alfredo Ronci

I rumori di una città silenziosa. 'Le voci di Marrakech' di Elias Canetti.

Quando si viaggia si prende tutto come viene, lo sdegno rimane a casa. Si osserva, si ascolta, ci si entusiasma per le cose più atroci solo perché sono nuove. I buoni viaggiatori sono gente senza cuore...
Nel 1954 Elias Canetti, a seguito di una troupe cinematografica, fa un viaggio a Marrakech e, crediamo, tra una pausa e l'altra della decennale elaborazione di Massa e potere (ponderoso saggio che lo stesso autore definì 'l'opera di una vita' e che proprio in questi giorni 'festeggia' i 50 anni della prima edizione)

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Marco Minicangeli

Gli odori e i sapori di Marsiglia: 'Solea' di Jean-Claude Izzo.

Se non avete letto la trilogia di Marsiglia di Jean-Claude Izzo, allora vi siete persi un bel pezzo della storia. Perché Izzo, insieme a Leo Malet, è il noir europeo. Perché Marsiglia è una città di frontiera e Izzo è il suo poeta. Perché Izzo è morto nel 2000 a soli 55 anni (mentre invece tanti idioti continuano a circolare, aggiungiamo noi).
Casino totale, Chourmo e Solea, sono questi i titoli della trilogia che uscirono nel giro di tre anni dal 1995 al 1998, dopodiché Izzo decise di interrompere la serie,

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Alfredo Ronci

Le esilaranti parodie di Paolo Vita Finzi

Durante il liceo già si divertiva. Scrive nel suo bellissimo Giorni lontani (Il Mulino, 1989): La mia mania versificatoria si sfogava anche in facili parodie della Gerusalemme liberata, adattandone le sonanti ottave alle vicende del liceo D'Azeglio. Del resto, tutti gli alunni di 'Umanità' con un po' di gusto letterario han fatto o tentato qualcosa di simile, e a volte quegli scherzi sopravvivono alle vicende scolastiche.
Fortuna che le sue parodie (altro che scherzi!) sono sopravvissute anche agli orrori della guerra.
Ma chi è stato Paolo Vita Finzi?

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