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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Georges Simenon

I fantasmi del cappellaio

Adelphi, Pag. 244 Euro 10,00

Su questa storia Simenon ci tornò su ben tre volte e, per un autore che ha fatto del 'buona la prima' un'innata virtù, forse può voler significare qualcosa. Ma rischieremmo di fare della dietrologia. Con lo scrittore francese siamo abituati ad un approccio più semplice, non per questo banale, perché come dice una mia amica, il pensiero è comunque complesso.
Però le notizie son queste: dal testo del racconto Il piccolo sarto e il cappellaio, scritto durante un soggiorno in Florida nel 1947, Simenon ricava una versione, Benedetti gli umili, che presenta, oltre a lievi interventi stilistici,

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Ursula K. LeGuin

Città delle illusioni

Gargoyle, Pag. 204 Euro 12,90

Da un po' di tempo la Gargoyle ha allargato il ventaglio dei suoi generi, includendo la fantascienza e scegliendo all'uopo autori di tutto rispetto. Questo classico, riproposto dopo tanti anni (le precedenti edizioni italiane sono di Longanesi, 1975 e di Mondadori, Classici Urania, 1986) è forse un'opera minore rispetto ai più prestigiosi vincitori di premi Hugo e Nebula, ma resiste bene al tempo e contiene gli elementi caratteristici che hanno determinato il successo della Le Guin. Primo fra tutti la facoltà di creare mondi e di viverci dentro. Così storie, tradizioni e linguaggi alieni acquistano lo spessore della realtà, tanto più se sono supportati da un ciclo, in questo caso il ciclo dell'Ecumene, che ne amplifica la portata.

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Giacomo Bendotti

Paolo Borsellino. L'agenda rossa.

BeccoGiallo, Pag. 127 Euro 14,00

Scrive l'autore nelle note finali: Verità, ipotesi, invenzioni. A distanza di vent'anni dalla strage di Via D'Amelio, la verità giudiziaria sui mandanti occulti dell'eccidio è ancora tutta in discussione. E' storia recente che il processo sull'uccisione di Borsellino e degli uomini della sua scorta ha subito un massiccio depistaggio ed è quindi da rifare.
Strano davvero questo paese: immobile da una parte, dinamico dall'altro. Siamo ancora in attesa di sapere le verità sulle innumerevoli stragi che hanno insanguinato la nostra povera Italia e invece,

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Alessandro Golinelli

L'amore semplicemente

Frassinelli, Pag. 215 Euro 14,50

Posso dire che la copertina è orrenda? E che forse, ma dico forse, perché poi non vorrei essere frainteso, è anticipatrice di qualche cosa che non va?
Vediamo: L'amore semplicemente, del ritrovato Golinelli (ritrovato nel senso che era un po' che non se ne avevano notizie, almeno per chi non bazzica salotti, studi televisivi o radiofonici) è alla fin fine una sorta di fiaba, con risvolti tragici.
Non sembri questo un'azzardo ma credo che ogni fiaba (poi chiederò conferma alla nostra orchessa Giovanna, esperta in tal senso)

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J. Tangerine

Apocalypse kebab

Mammaeditori, Pag 320 Euro 9,80

Per preparare un "urban fantasy" come si deve, all'altezza dei tempi e del lettore minimo (adolescente e non) dovrete procurarvi i seguenti ingredienti: mezzo chilo di ermetismo fatto in casa, duecento grammi di scene d'azione della peggiore cinematografia americana, almeno cinquanta grammi di sottoprodotto alchemico e kabbalistico che lascerete a marinare insieme per almeno quattro ore. In un altro contenitore disporrete invece una sfoglia di pastafrolla congelata di omologata ambientazione urbana e contemporanea (praghese per esempio),

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Amos Oz

Tra amici

Feltrinelli, Pag. 134 Euro 14,00

Otto brevi racconti parlano della vita nel kibbutz. Non la spiegano né la commentano, ma ne danno un assaggio con una sorta di immersione diretta. Ne colgono una dimensione umana, sommessa, filtrata dalla profonda maturità di un uomo che ha condiviso sinceramente un'utopia per poi rivederla criticamente con altrettanta sincerità. Come fa dire a uno dei personaggi.
Il kibbutz, pensava, cambia forse un po' le regole sociali, ma la natura umana non la cambia, e questa natura non è affatto semplice. Invidia, meschinità e cattiveria non c'è modo di estirparle con una votazione all'assemblea del kibbutz.

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Edmund de Waal

Un'eredità di avorio e ambra

Bollati Boringhieri, Pag. 394 Euro 18,00

Non capisco come si faccia a definire 'incantevole' un libro del genere: l'ha fatto la Natalia Aspesi e mi chiedo che cosa abbia letto. D'accordo, nel testo c'è una predisposizione alla malinconia e al trascorrere del tempo che alla fine è troppo facile lasciarsi andare allo struggimento e nello stesso tempo alla tenerezza, ma Un'eredità di avorio e ambra è un atto d'accusa tremendo contro un mondo che ha umiliato, offeso, avvilito ed infine massacrato un popolo intero: l'ebraico.

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Filippo D'Angelo

La fine dell'altro mondo

Minimum fax, Pag. 328 Euro 15,00

Agli inizi del XVIII secolo, viveva a Gifu un intagliatore di nome Tomokazu, maestro dei netsuke di soggetto animale. Una mattina Tomokazu uscì di casa in abiti leggeri, come se volesse andare al bagno pubblico, e per tre o quattro giorni di lui non si seppe più nulla. Quando ormai i familiari e i vicini di casa cominciavano a disperare per le sue sorti, l'uomo ricomparve e spiegò il motivo della propria assenza. Dovendo realizzare il netsuke (una miniatura) di un cervo, si era inoltrato nei boschi della montagna e, senza mai toccare cibo, si era dedicato a osservare, con la massima attenzione, la vita di quegli animali.

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Francisco González Ledesma

Il peccato

Giano editore, Pag. 400 Euro 13,90

Ha superato gli ottanta lo scrittore catalano Francisco González Ledesma (ci si stava avvicinando al momento della pubblicazione di questo libro, Il peccato, ora in traduzione per Giano editore, traduzione di Paola Tomasinelli). Riesce a essere incisivo, amabilmente tagliente sessant'anni dopo Tiempo de venganza con il quale a 21 anni si aggiudicò un importante premio letterario internazionale.

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Paolo Nori

Grandi ustionati

Marcos y Marcos, Pag. 192 Euro 10,00

Ero curioso – cose che capitano col caldo non saprei dire - di rileggere Paolo Nori dopo averlo presto abbandonato, agli inizi, per colpa sua mica mia, avendo l'uomo preso gusto alle sue letture di storie troppo uguali per non sottendere che l'unico suo vero interesse fosse la voce che le raccontava. Che ci ha fatto una carriera, Nori, con la sua voce, ma anche irritato non pochi lettori che di fronte ai suoi libretti, diciamo al secondo al terzo, capita l'antifona, li abbandonavano

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