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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

AA.VV.

Fanta-Scienza

Delos Digital, a cura di Marco Passarello, Pag. 271 Euro 17,00
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Veramente buona l’idea di Marco Passarello. Intervistare fior fiore di scienziati impegnati sul fronte delle nuove tecnologie e proporre le interviste ad altrettanti scrittori di fantascienza, in modo che ne traessero le conseguenze in forma di racconti. E se è buona l’idea, il prodotto finito è eccellente. Interviste e racconti sono giustapposti: a ogni intervista segue il relativo racconto. E qui la prima considerazione. Le interviste, opportunamente condensate dal curatore in un linguaggio semplice e chiaro, aprono scenari così appassionanti da non aver nulla da invidiare alla parte narrativa. Si parla fra l’altro di robot che crescono come piante, di nanoparticelle intelligenti, di elettronica indossabile e commestibile, e ovviamente di manipolazione genetica. Spunti preziosi che, al di là di questa antologia, potrebbero continuare a ispirare gli autori di fantascienza per molto tempo a venire.
    Il curatore stesso dà nell’introduzione una chiave di lettura prendendo spunto dalle dichiarazioni dello scrittore Neal Stephenson, che contesta la visione distopica del futuro fatta propria da molta fantascienza, e arriva ad accusare la narrativa di aver gettato cattiva luce sul progresso scientifico. Passarello invece affronta la dicotomia ottimismo/pessimismo suggerendo un approccio aperto e dialettico.
   Il curatore si mette parecchio in gioco, fino a cimentarsi a sua volta in un racconto, Comunione, in cui riesce a dare l’esempio conciliando un buon ritmo narrativo con un utilizzo appropriato e intelligente di tutti gli elementi scientifici dati, e perfino qualcuno in più.
     Gli altri autori non sono da meno. Il racconto Piccolo corteo di anime inventate di Alessandro Vietti è un piccolo gioiello. Una storia narrata a più voci che però non sono voci di personaggi umani. In una famiglia attrezzata secondo la demotica del futuro, ogni oggetto, dall’orsacchiotto alla lampada al robot domestico, ha un suo punto di vista. E incredibilmente questo parlare attraverso gli oggetti aumenta il pathos della storia.
   Sull’interessantissima intervista che parla di robot ispirati al mondo vegetale (robot che si infiltrano nel terreno non penetrando a forza ma crescendo dalle punte come le radici) Serena Barbacetto costruisce il suo racconto che affronta anche il tema della conservazione della mente dopo la morte (Primavera). Paolo Aresi illustra un’inquietante conseguenza della manipolazione genetica (La scomparsa di Matteo Sanniti), argomento a cui, da un diverso punto di vista, fa riferimento anche Lukha Kremo per creare una intrigante spy story (Fly Island). Molto attuale il racconto di Andrea Viscusi, che tratta delle potenzialità dei nanorobot e dei movimenti che in futuro potrebbero contestarne l’uso, come succede adesso con i vaccini:  ne esce un racconto intenso e struggente, di raro spessore, Nimby. Commovente anche il racconto di Alessandro Forlani, La cura delle cose, dove il deterioramento degli oggetti, fabbricati con materiali viventi, si affianca al declino della vita umana in un reciproco rispecchiamento. Franci Conforti conferma la sua classe in Doppia elica day, ambientato in un futuro in cui gli alberi sostituiscono gli edifici: una strizzata d’occhio alla nuova tendenza solarpunk, ma anche una gustosa architettura narrativa in cui la storia mitica di una coppia di innovatori si incastona nella rievocazione fatta da un’altra coppia che si muove in un contesto più prosaico, così che l’aura romantica del passato viene stemperata dal realismo un po’ cinico del presente. Conclude la raccolta Piero Schiavo Campo con un fuori programma, La bambola, che senza legarsi ad alcuna intervista propone una fiaba velata da una deliziosa patina vintage, fra surreale e steampunk, calata nell’ambiente intellettuale della Vienna di inizio secolo. Una ciliegina sulla torta.
   Ecco quello che si trova nel libro: esperimenti scientifici seguiti da esperienti letterari. E l’antologia stessa, nel suo insieme, è un esperimento ben riuscito.

di Giovanna Repetto


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Gustoso


Dello stesso autore

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Everything I have is blue

Suspect thoughts press, 249 USD 16,95

Ci sono posti, diceva lo Scalise, dove i gay sono rimasti froci - snobbati dagli omobòni, dai pederasti di Corte, dagli urninghi della haute. Essì! Nell'ansia di mostrare che i bucaioli sono hônnetes proprio come mamma, papà e il questore, e che agognano e meritano una vita di cieli azzurri e praterie e pace duratura...

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Penna 6 volte

Edizioni Era Nuova, Pag.107 Euro 10,00

"Ogni formalismo assoluto altro non è che un contenutismo mascherato", scriveva Umberto Eco, maestro di color che sanno (e anche di "strega comanda color"). Difatti, uno Scrittore Maiuscolo, gran lodatore della Letteratura Maiuscola, quella che "non ha fini e non ha fine, se non illuminare per tutti e per tantissimo tempo il buio in cui versano i molti, anche quanti si credano mondati dalle tenebre, scandagliate, in questione" (e m'hai detto un pròspero!), in un suo intervento che ricordo ma non ho conservato (per insufficienza di prove mi tocca quindi celare il nome del Coso), così delira: "Sandro Penna è molto sceso nella mia considerazione da quando ho saputo che andava coi ragazzini dandogli cinquecento lire" (...)

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Posse

Manifestolibri, Pag.199 Euro 16,00

"Avanti, cosa mi offre in alternativa a"desemplicizzato"?"
"Complicato".
"Beh, ma così son buoni tutti"

da In nome del popolo italiano

E' una rivista, e ne discuto il numero di novembre 2006. Sì: un periodico qual è il Nostro, ancorché internettàro, ha i suoi tempi e le sue interne vicende, che determinano il succedersi delle recensioni. Quest' ultime, oltretutto, dovrebbero render modo al Lettore del coacervo forma-contenuto d'un testo.

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Sette colli in nero

Alacràn, Pag.351 Euro 18,80

Felisatti e Pittorru. Autori d'una serie tv trasmessa nei primi Settanta, dal titolo, se male non ricordo, Qui squadra mobile. Tra i non dimenticati interpreti, Luigi Vannucchi e Orazio Orlando.
No: non voglio innalzare alti lài -né ubaldilài - alla televisione di una volta, che ha, forse, l'unico merito che possano vantare anche le democrazie reali: il resto è peggio. Vorrò invece far partecipe il/la Lettore/trice d'un mio piccolo ricordo d'infanzia.

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E il cagnolino rise- omaggio a John Fante

Tespi, le grandi antologie , Pag.240 Euro 12,00

Il cagnolino rise. Che poi il cagnolino non c'entra niente, non esiste alcun cagnolino nel racconto di Arturo Bandini, figuriamoci quindi se ride. A dirla tutta, poi, non esiste né il racconto, né l'autore. Ma è esistito John Fante, a cui è dedicata questa antologia, e che pagina su pagina ha sfamato la fantasia di tante persone, e di tutti questi autori che nel volume gli rendono omaggio.
E se l'italo-americano, il dago, ha accompagnato così tante generazioni è, soprattutto, perché in lui risiede l'amore per la letteratura:

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Il Funzionario e altri racconti del Trofeo Rill e dintorni.

Mondi Incantati, Pag. 192 Euro 9,50

Ci sono appuntamenti che col tempo non faticano a trasformarsi in tradizioni. Il Trofeo Rill (Riflessi di Luce Lunare) è uno di questi appuntamenti. Il Rill è un concorso di narrativa altra — "immaginario mutante" ci piacerebbe descriverla —, cioè di quella narrativa che ha scelto una via non mainstream: fantascienza, fantasy, fantastico... Uno dei tanti si potrebbe dire, se non fosse che a nostro avviso il Rill è veramente uno dei migliori concorsi che ci sono in giro e questo per tanti motivi.

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Davanti allo specchio

RiLL – Riflessi di Luce Lunare, Pag. 208 Euro 10,00

Puntuale ormai, come tutti gli anni, il collettivo che si riunisce intorno al Premio RiLL, dà alle stampe una bella antologia nella quale potrete trovare “tanta roba”. Il titolo della raccolta 2017 è Davanti allo specchio.

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Assalto al sole

Delos Digital, Pag. 304 Euro 17,00

Sottotitolo: La prima antologia solarpunk di autori italiani. Attenzione a questo sottotitolo e all’anno di pubblicazione, il 2020, perché lo ricorderemo come un evento epocale.

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FantaTrieste

Kipple Officina Libraria, Pag. 152 Euro 15,00

Degli scrittori triestini ho sempre ammirato l’eleganza, il linguaggio preciso, lo stile limpido e chiaro. Quasi che il modo di scrivere facesse parte della loro intima natura. E gli autori, tutti triestini, presenti in questa raccolta curata da Roberto Furlani, non si smentiscono. Raccontano bene, intrattengono con garbo e intelligenza, e sanno come tenere il lettore col fiato sospeso.

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Oggetti smarriti e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni

Mondi Incantati, Pag. 176 Euro 10,00

L’antologia, che come al solito prende il titolo del racconto primo classificato Oggetti smarriti, è da sempre densa di sollecitazioni e di sfaccettature che vanno a coprire tutti gli aspetti del fantastico. Il vincitore di quest’anno — per l’appunto “Oggetti smarriti”, scritto da Valentino Pioppi — è un racconto bellissimo.

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I vicini di casa

Watson Edizioni, Pag. 148 Euro 13,00

Sottotitolo: Nuovi orrori metropolitani Il tema si presta ad accendere la fantasie e a illuminarla di tinte fosche. Il vicino di casa, chiunque sia, è il soggetto ideale per elaborare storie intrecciate sul filo dell’inquietudine. Proprio perché si tratta di una figura che viene percepita attraverso indizi piuttosto che per informazioni certe.

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Le case che abbiamo perso

Acheron Books, pag. 168 euro 10

In attesa di conoscere (in autunno) i vincitori del Premio Rill 2024, abbiamo letto l’antologia realizzata l’anno scorso al termine della ventinovesima edizione del concorso...

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