Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Il Paradiso degli Orchi
Home » I Classici

Pagina dei contenuti


I Classici

immagine
Alfredo Ronci

Tutto tranne la scatologia: “Donna Folgore” di Giovanni Faldella.

Non me ne vogliano i lettori, ma il titolo del pezzo è ovviamente dissacrante, ma forse non troppo date le escursioni non proprio moraliste del Faldella più inopinatamente espressivo.

immagine
Alfredo Ronci

Cosa fu mai quest’avventura? “Una giornata con Dufenne” di Mario Tobino.

Lo dobbiamo dire: in esergo c’è un’imprecisione. Si legge: Questo racconto è tutto di fantasia. E siamo ancora capendo perché Tobino abbia detto una simile sciocchezza.

immagine
Alfredo Ronci

Tra mare e terra: “I delfini sulle tombe” di Giuseppe Cassieri.

Strano però il percorso narrativo di Cassieri: scrittore, potremmo quasi definirlo, di acqua, per questioni sue personali si trasferì in altri ambienti e da qui nacquero altre storie ed altri contesti.

immagine
Alfredo Ronci

L’eccezione che conferma la regola: “Veronica, i gaspi e Monsignore” di Marcello Barlocco.

Diceva Carmelo Bene: …interessante scrittore. Alto un metro e novanta, pesava trenta chili. Faceva impressione. L’avevano internato per vent’anni in manicomio, l’appendevano all’ingiù con la testa nel cesso. Raccontava anche strani riti, di messe nere, di bambini sacrificati, ma nessuno gli dava ascolto.

immagine
Alfredo Ronci

Un cantore della Sardegna silenziosa: “Paese d’ombre” di Giuseppe Dessì.

Dunque Dessì parla della Sardegna come fosse un elemento quasi fisico, una “zona di silenzio” che cattura il cittadino, il sardo per l’appunto.

immagine
Alfredo Ronci

Un mancato capolavoro: “Gioco d’infanzia” di Giovanni Comisso.

Perché abbiamo parlato di un mancato capolavoro? Perché la struttura principale del romanzo, cioè quella voluta e pubblicata dallo stesso Comisso, è assai diversa e priva di accenti più smaccatamente omosessuali rispetto a quella originariamente scritta.

immagine
Alfredo Ronci

Di nuovo Gian Piero Bona: “Il silenzio delle cicale”.

Ebbene sì, ancora lui, Gian Piero Bona, uno scrittore, per chi non lo sapesse, per chi lo ha dimenticato e per chi ancora non sa chi sia, che ha avuto il buon senso di esistere e di scrivere piccoli capolavori che solo una rivista come la nostra riesce a recuperare.

immagine
Alfredo Ronci

Un fotografo della morale disgregata: “Cocaina” di Pitigrilli.

Parliamo di Pitigrilli uomo o Pitigrilli scrittore? Cioè, facciamo prima a sbrigarlo per vie interne o per vie esterne?

immagine
Alfredo Ronci

Una poetessa “delicatamente” socialista: “Stella mattutina” di Ada Negri.

Gli anni venti, in Italia, soprattutto da un punto di vista letterario, non sarebbero poi tanto diversi da quelli attuali. I best seller dell’immediato dopoguerra offrivano due versanti opposti.

immagine
Alfredo Ronci

Il ventennio delle riviste più o meno fasciste: “La letteratura nel ventennio fascista” di Giorgio Luti.

Bisogna fare un chiarimento, soprattutto per quelli, pochissimi, che avranno l’intenzione di leggere un volume così denso di informazioni e molto appropriato: anche se il titolo non lo dice, il libro non parla di autori e delle loro opere

CERCA

NEWS

RECENSIONI

ATTUALITA'

CINEMA E MUSICA

RACCONTI

SEGUICI SU

facebookyoutube