Racconti

Come un cerchio intorno al collo
L'orologio della grande chiesa nell'enorme piazza dell'immenso centro cittadino non ha ancora battuto le nove. Tutta questa vastità è inutile. Non è solo un parere personale, è un fatto oggettivo. Sí, d'accordo, i locali sono pieni, la gente si è riversata in strada, i tram scorrono ancora veloci, ma quali omuncoli trascinano il peso del loro corpo grasso e bofonchiante a spasso per il labirinto dei Minotauri! Un'intera giornata è trascorsa, e le persone dabbene si sono bell'e ormai che ritirate.

D'intorno alle stravagance d'alimento d'una nobile phanciulla
La comdesina Artabana Bernalita Ramirez Monterey Xicoxì del Potosì nacque a San Francisco de Borja il giorno di santa Viridiana dell'anno milleseicentonove dell'Incarnazione di N.S.G.C.. Come essendo la primogenita di Lucanor Bernardo Suerdo del Zorro Ramirez Monterey y Burritos Buñuellos, conde dello Xicoxì e del Potosì, e Catalina Mantequilla Optima de Zacarolos, princesa de los Tamales y Mole Poblano, e perciò d'una delle prime famiglie del Nuovo Mondo, ebbe per padrino e madrina le Loro Altezze Vicereali don Ramon Puerto de la Cantiña Riquasoli de Oporto Invequiado Seixante Años, terzo marquis de Dueñafucata y Niñocercado, e donna Capestrana Depedra y Decoxo Barijja Sincoño baronisa de Carini, sua grandissima sposa.

L'uomo del treno
Poggio pesantemente il culo sulla poltrona bisunta. Di fronte a me una donna sta lavorando all'uncinetto, ma alza gli occhi ogni tanto per squadrarmi e vedere il paesaggio che sfila veloce di lato.
Polse lese
Vorrei chiederle come fa ad infilare l'incrocio esatto e a guardarsi attorno. Avrà circa quarant'anni: una casalinga di Voghera stanca della vita, ma non abbastanza per abbandonare tutto,

Pic-nic a Fairmont Blue
Chi in posizione supina ai piedi d'un albero, chi rannicchiato con le membra languide come zampe di tartaruga, tutti s'erano addormentati. La testa crespa di Barbara spuntava parzialmente da sotto il saccapelo, nonostante avessimo deciso neanche un' ora prima di discutere riguardo certi fatti coniugali. La sottile invisibile linea che delimita un rapporto raggiante da un rapporto sfasciato era stata scavalcata.

Due mazzi di peonie (traduz.dal francese Marco Lanzòl)
Come già annunciato in precedenza, pubblichiamo il secondo racconto dello scrittore francese, che già abbiamo ampiamente trattato con la recensione de Il risarcimento ed una intervista, tradotto dalla sua nuova opera che per il momento vedrà la luce solo in Francia.

Dal dentista
Il tuo dentista si chiama Matteo ed é proprio forte, mentre la sua giovane e brava assistente, Gabriella, oltre ad essere una bella ragazza, é una persona molto delicata e sensibile. Ultimamente però si é trasferito da piazza Navona a largo Somalia. È un po' lontano, ma pazienza ne vale la pena. Ci vai con Roy, un assistente nativo dello Sri Lanka, molto bravo e che si é sempre ben comportato, fatta salva una piccola macchia alla fine del rapporto.

Occhi in la minore
"Quanto ci vuole per capire una donna? Alcuni risponderebbero minuti, altri invece vi parlerebbero di anni trascorsi dietro labbra serrate o bocche ben spalancate.
Il guaio, e forse la banalità, è che non si arriva mai a capire davvero una donna.
Lasciano intravedere qualcosa, una parte della loro femminilità nascosta da seni, pelle, sesso. Dietro il paravento dei sensi e dei sentimenti c'è un'ombra che ci fa solo impazzire nell'illusione di una percezione e di una comprensione che in realtà è viziata, indotta e pilotata dai begli occhi che abbiamo di fronte."

Il ronzio del neon
"Vuole?"
Un caschetto di capelli rossi incornicia un volto pallido, leggermente truccato nei toni del marrone, un paio di occhi chiari illuminano il viso dandole un'età indefinita.
Porge una confezione di mentine all'uomo che le siede accanto, in una sala d'aspetto con sedie in plastica rigida nera. Sulla stanza, alla fine di un lungo corridoio, si affaccia, oltre all'entrata, un'altra porta in quel momento chiusa.

Marienbad
Abbiamo recensito il suo romanzo Il risarcimento(Voland). Lo abbiamo intervistato. Ora ospitiamo un suo racconto (ne seguirà a breve un altro), anteprima del suo prossimo libro.

Denti
Suo marito l'aveva lasciata. Senza una cardiaca apprensione per la figlia. Senza un eccetera eccetera di troppo: sarebbe stato almeno un pezzo di vita!
Da tempo gridava solo uh...uh...uh... strozzando il sibilo, un lungo sbuffo sofferente che evaporava amaro come naftalina. E poi sbatteva la porta facendo tintinnare i bicchieri nelle mensole. Angela aveva sempre tentato di fermarlo, perché credeva di più in un incontro a quattrocchi risolutivo. Ma le sembrava di provocarlo ancora di più tirarlo a sé e guardarlo senza parlare equivaleva a spingerlo fuori la porta con violenza.
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