Racconti
Due mazzi di peonie (traduz.dal francese Marco Lanzòl)
Come già annunciato in precedenza, pubblichiamo il secondo racconto dello scrittore francese, che già abbiamo ampiamente trattato con la recensione de Il risarcimento ed una intervista, tradotto dalla sua nuova opera che per il momento vedrà la luce solo in Francia.
Dal dentista
Il tuo dentista si chiama Matteo ed é proprio forte, mentre la sua giovane e brava assistente, Gabriella, oltre ad essere una bella ragazza, é una persona molto delicata e sensibile. Ultimamente però si é trasferito da piazza Navona a largo Somalia. È un po' lontano, ma pazienza ne vale la pena. Ci vai con Roy, un assistente nativo dello Sri Lanka, molto bravo e che si é sempre ben comportato, fatta salva una piccola macchia alla fine del rapporto.
Occhi in la minore
"Quanto ci vuole per capire una donna? Alcuni risponderebbero minuti, altri invece vi parlerebbero di anni trascorsi dietro labbra serrate o bocche ben spalancate.
Il guaio, e forse la banalità, è che non si arriva mai a capire davvero una donna.
Lasciano intravedere qualcosa, una parte della loro femminilità nascosta da seni, pelle, sesso. Dietro il paravento dei sensi e dei sentimenti c'è un'ombra che ci fa solo impazzire nell'illusione di una percezione e di una comprensione che in realtà è viziata, indotta e pilotata dai begli occhi che abbiamo di fronte."
Il ronzio del neon
"Vuole?"
Un caschetto di capelli rossi incornicia un volto pallido, leggermente truccato nei toni del marrone, un paio di occhi chiari illuminano il viso dandole un'età indefinita.
Porge una confezione di mentine all'uomo che le siede accanto, in una sala d'aspetto con sedie in plastica rigida nera. Sulla stanza, alla fine di un lungo corridoio, si affaccia, oltre all'entrata, un'altra porta in quel momento chiusa.
Marienbad
Abbiamo recensito il suo romanzo Il risarcimento(Voland). Lo abbiamo intervistato. Ora ospitiamo un suo racconto (ne seguirà a breve un altro), anteprima del suo prossimo libro.
Denti
Suo marito l'aveva lasciata. Senza una cardiaca apprensione per la figlia. Senza un eccetera eccetera di troppo: sarebbe stato almeno un pezzo di vita!
Da tempo gridava solo uh...uh...uh... strozzando il sibilo, un lungo sbuffo sofferente che evaporava amaro come naftalina. E poi sbatteva la porta facendo tintinnare i bicchieri nelle mensole. Angela aveva sempre tentato di fermarlo, perché credeva di più in un incontro a quattrocchi risolutivo. Ma le sembrava di provocarlo ancora di più tirarlo a sé e guardarlo senza parlare equivaleva a spingerlo fuori la porta con violenza.
La sintassi
Dall'angolo, la prospettiva dell' incrocio delle strade è un poco distorta, come se risultasse vista con lenti imperfette. Fanno da sfondo al quadrivio gli intonaci - beige o champagne, non sabbia: e ripuliti - dei palazzi umbertini. I platani del viale, che dirige verso il centro storico, si riflettono appena nelle poco splendenti rotaie della metropolitana leggera. Il grigio dei binari s'accompagna con i grigi, i bianchi, i verdi opachi delle auto in parcheggio. E con il grigio scuro delle saracinesche dei negozi chiusi.
La mosca
"Ci risiamo! Mi ha chiuso fuori! E' incredibile quell'uomo!!! Vorrei vedere quando comincerà a trattarmi da signora come fa con quella li, quella brutta bagascia gigante e...e bionda e...e, ahh non lo sopporto più!!". Così la mosca si guardò attorno, senza star ferma un attimo.
"BzZzZz, bzZzZz" mormorava.
Dietro l'angolo
All'epoca non riuscivo nemmeno a vedere l'ombra di uno spiraglio di luce.
Si, insomma uno di quei periodi in cui la mattina ti svegli, o meglio, sei costretta a farlo, ti siedi sul letto, le gambe penzoloni, la testa che ti scoppia, gli occhi appiccicosi, la bocca in un tentativo di sbadiglio, le braccia che si alzano per stiracchiarsi un po' e, prima di alzarti e di andare sotto una doccia rigeneratrice, ti poni quelle domande vagamente esistenzial-adolescianziali del tipo: chi sono, dove vado, cosa faccio, e soprattutto perché, e poi perché e ancora perchè?
I don't think so
"... ma are you joking?... no, deltaplano, parapendio, ma anche il bungee jumping sono proprio fuori, guarda... li facevo die... quindici anni fa, figurati, ancora non c'avevo i peli... al limite, se vuoi fare il jumping, fai il base... grattacieli, monumenti, come il buildering... toh, l'aerostatic... vai sulla tua bella mongolfiera, ti butti giù, il tuo brividino lo rimedi... il rafting? I don't think so...
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