Recensioni
La festa di Orfeo
Gargoyle books, Pag. 292 Euro 17,00Fisher proseguì. "Sì niente è rimasto uguale dopo la guerra. Come possiamo farci atterrire da un vampiro dai tratti signorili come Bela Lugosi, dopo aver saputo quello che i nazisti hanno fatto nei campi di sterminio?".
Considerazione più che lecita e che potrebbe gettare un'ombra sull'horror in generale e sul seguito che questo ha sempre avuto tra i lettori e non solo lettori. In ogni caso non vorrei allontanarmi troppo dal 'dettato' anche se, paradossalmente, il nazismo ha sempre esercitato il suo fascino
Maruani
Pendragon, Pag. 156 Euro 14,50Qui comincia l'avventura
Del signor Bonaventura
Che assai privo dei milioni
Fa i suoi conti coi coglioni:
marchettari e sfruttatori
ben lontani dagli amori.
E' una storia anni ottanta
Di gaytudine: ce n'è tanta
Private
Longanesi, Pag. 301 Euro 18,60Cialtroni, come i funghi fregnacciari. Sul Venerdi di Repubblica del 27 maggio ci vogliono convincere che il norvegese Joe Nesbo sia il nuovo astro del poliziesco nordico (tra l'altro in copertina con cappottone stile fantozzi in piena isteria pre-estiva): ma dai, nemmeno i più sprovveduti cadrebbero in una mestizia del genere. Basterebbe poi consultare il nostro archivio per sapere che lo scrittore norvegese è attivo almeno da un paio di decenni e regolarmente pubblicato in Italia.
Il nazista di Trieste. Vita e crimini di Odilo Globocnik, l'uomo che inventò Treblinka.
Beit edizioni, Pag. 368 Euro 18,00Magari avesse inventato solo Treblinka. Essendo, come diceva un suo contemporaneo, fisicamente invasato della sua missione ed essenzialmente motivato nella sua fede nel nazionalsocialismo, nella sua ambizione personale, nella sua avidità di ricompense e riconoscimenti, nella sua sottomissione autoritaria e nella sua paura di essere estromesso dall'elite del nazionalismo, fu, meglio ancora del suo più 'illustre' Eichmann, un 'semplice' esecutore e uomo, ahinoi, di una banalità sconcertante
Il paziente zero
Marsilio, Pag. 448 Euro 18,50L'Italia si sa è paese di santi, poeti e navigatori (ora anche di beati che raccolgono milioni di fedeli): aggiungerei un'altra categoria, quella degli abili mestieranti, in un'accezione che non vuole essere affatto negativa, anzi. Perché tutto si può dire della gens italica meno che non conosca l'arte di arrangiarsi e di mettere a frutto potenzialità non indifferenti.
Perché questa pippa iniziale? Perché andiamo a parlare di un libro e soprattutto di una coppia che di diritto farei rientrare nella categoria suddetta ed aggiuntiva: il duo noir Novelli e Zarini.
Volevo solo un figlio
Edizioni Progetto Cultura, Pag.205 Euro15,00Su questo tipo di scorrevolezza, scandita in un presente intimo e concitato, su questa immediatezza che coinvolge il lettore (ma più probabilmente la lettrice, visto il tema) con i toni del quotidiano, ho avuto recentemente molto da ridire imputandole a scelte volute, dettate dal mestiere e intese a rendere il testo accattivante, come dire commerciale. Potrebbe risultare sospetto anche l'argomento, che da un lato propone i temi bioetici da noi sempre attuali perché mai risolti,
Non voglio il silenzio
Piemme, Pag. 539 Euro 19, 50La storia delle stragi italiane dei primi anni '90 del secolo scorso non poteva che essere raccontata con un romanzo. Lo ha fatto magistralmente Patrick Fogli, uno degli autori italiani contemporanei più interessanti, coadiuvato dal giornalista d'inchiesta Ferruccio Pinotti. La trama alla base del libro è un pretesto per raccontare l'Italia di Tangentopoli, delle stragi di Capaci e via D'Amelio e, purtroppo, di quello che ci è capitato in sorte fino ai nostri giorni. Il figlio di Adriano, un famoso giornalista ormai in pensione, decide di riavvicinarsi al caso che stava seguendo sua moglie Elena.
Mia madre è un fiume
Elliot, Pag. 179 Euro 16,00Esordio dell'outsider abruzzese Donatella Di Pietrantonio, da Penne, Mia madre è un fiume è una vertiginosa discesa nel passato d'una madre. La madre non è soltanto la mamma della narratrice, malata d'un male che le sta strappando via i ricordi e la memoria, e prima o poi finirà di nutrirsi della sua essenza. La madre è la terra della narratrice, quell'Abruzzo che andrà incontro a una brusca metamorfosi nel periodo che va dalla tragedia della Seconda Guerra agli anni Sessanta-Settanta, quelli del boom e della prima crisi, stravolgendo abitudini, mestieri e cultura contadina originaria e abbracciando benessere, prassi e tecnologie industriali.
La camera chiusa
Sellerio, Pag. 416 Euro 14,00I lettori di un certo tipo, di fronte ad un titolo del genere, drizzano le orecchie: mi riferisco ai patiti di John Dickson Carr, del francese Paul Halter, di Gaston Leroux, di Israel Zangwill e naturalmente di Poe e di quell'arte delittuosa che consiste nell'uccidere qualcuno e lasciarlo dentro una stanza chiusa dall'interno. John Dickson Carr, ne Le tre bare elenca addirittura tutta una serie di 'modi' per lasciare di stucco presenti e assenti.
Nel caso della coppia svedese, famosa non solo per essere pioniera del giallo in terra scandinava,
L'ombra del destino
Rusconi, Pag. 282 Euro 12,90L'ombra del destino è, nella sua essenza, il libro che si legge tutto di un fiato. Parlo di essenza perché il fascino di questo romanzo, il suo avvincerci fino all'ultima parola, non risiede solo, e principalmente, nel dispiego di una tecnica retorica ben congegnata.
Certo, leggiamo questa storia con l'ansia di vedere come finisce, presi dalle sue vicende come in un'allucinazione, in virtù di una ragionabile serie di strumenti diegetici adoperati con immodesta maestria.
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