Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Il Paradiso degli Orchi
Home » Recensioni » L'uomo inquieto

Pagina dei contenuti


RECENSIONI

Henning Mankell

L'uomo inquieto

Marsilio, Pag. 557 Euro 19,00
immagine
Per una volta tanto sono d'accordo con gli strilli di copertina. Si dice di questo libro: Sicuramente il romanzo più toccante della serie di Wallander. Vero: e direi anche il più politico.

E partirei da una considerazione che fa Fanny Klarstrom, una dei personaggi minori della vicenda: Ero una comunista convinta. In un certo senso lo sono ancora. L'idea di un mondo fondato sulla solidarietà continua ad essere la sola cosa in cui credo. L'unica verità politica che non può essere messa in dubbio, almeno secondo me.

Elementare Watson, verrebbe da dire. E Wallander, di fronte ad un'affermazione del genere, non batte ciglio, perché son parole fuori da qualsivoglia ideologia.

Ma qui non si vuol dire che la Svezia e i suoi scrittori, nonostante le specifiche, sia terra di untori comunisti: ne L'uomo inquieto torna lo spettro dell'omicidio Palme (e finalmente sappiamo quanto gli avversari politici lo detestassero), torna lo spettro dell'imperialismo americano e tornano considerazioni intelligenti e a volte desuete su una socialdemocrazia che credevamo un modello, ma che in realtà non lo è stata mai (certo però, sempre il minore dei mali). La Svezia, nella penna di Mankell è terra di traffici illeciti, di aggressioni in casa e nelle strade, è terra di rapine... insomma... appartiene alla geografia di questo mondo.

In più L'uomo inquieto è giallo esistenziale, crepuscolare, di struggente malinconia, dove l'uomo al centro della vicenda, il famosissimo 'ispettore Wallander, più che con la morte è alla prese col pensiero della morte e del proprio declino. E la vicenda diventa una sorta di compendium di un'esistenza: amori, malintesi, frustrazioni, fallimenti.

Strano a dirsi, ma in questo che forse potrebbe essere l'ultimo capitolo di una splendida serie, il personale dell'uomo prevale sul pubblico, cioè sul delitto, cioè sul confronto con gli altri, cioè sulla società. Per carità, nulla della vicenda noir o gialla o come la si voglia chiamare, viene trascurata: c'è davvero tutto quello che un lettore di trame ed intrighi (peraltro internazionali, peraltro riconducibili anche alla guerra fredda) può aspettarsi, ma la doglianza dell'uomo è il fattore principale del romanzo.

'Assistito', è proprio il caso di dirlo, da una meteorologia che fa da contrappunto alle pene dell'uomo (e qui si capisce come la Svezia sia paese di suicidi, a volte lontani da qualsivoglia appunto drammatico, ma proprio perché 'suggeriti' dalle condizioni del tempo).

L'uomo inquieto ricorda le tragedie greche, dove il delitto e l'azione violenta scaturisce dal confronto col mito (che è soprattutto parola): potrebbe ridursi teatralmente, anche negli improvvisi spostamenti geografici, perché non è tanto lo spazio a farla da padrone, ma quel che c'è dentro e quel che vi gira intorno.

Il finale del romanzo non fa presagire nulla di buono: Wallander probabilmente è affetto da Alzheimer, i suoi repentini vuoti di memoria crescono di intensità nel tempo. E' l'ulteriore aggravio di un uomo già appesantito dai rimpianti. Come può indagare un ispettore se la memoria gli difetta e a volte stenta a riconoscere i luoghi della storia? Bella contraddizione!

In ogni caso grazie a Mankell per aver costruito un universo in cui azione ed il suo esatto contrario, come sempre più spesso si osa dire con un termine pacchiano, inciuciano.



di Alfredo Ronci


icona
Gustoso


Dello stesso autore

immagine
Henning Mankell

Piramide

Marsilio, Pag.409 Euro 17,00

Scrive l'autore nell'introduzione: ...ho capito che il sottotitolo della serie doveva essere "I romanzi dell'inquietudine svedese.
Avrei dovuto trovarlo prima. Questi romanzi, in fondo, pur nella loro varietà, hanno sempre girato attorno a un unico tema: che cosa è successo negli anni novanta allo Stato di diritto? Come può sopravvivere la democrazia se il fondamento dello Stato di diritto non è più intatto? La democrazia ha un prezzo che un giorno sarà considerato troppo alto e che non vale più la pena pagare?

Belle domande no? Ma Mankell, per bocca della sua creatura, l'ispettore Wallander (...)

immagine
Henning Mankell

Il ritorno del maestro di danza

Marsilio, Pag.491 Euro 18,50

Andiamo con ordine. 1999 Henning Mankell pone fine (almeno crediamo, ma ci farebbe piacere essere smentiti) alle avventure del commissario Wallander pubblicando Piramide (uscito sempre per Marsilio l'anno scorso). Un'antologia di cinque racconti che ripercorre la storia intera dell'ispettore più vicino a Maigret che la storia del poliziesco contemporaneo ricordi, dagli esordi durante la contestazione del sessantotto, a momenti decisamente più recenti.

immagine
Henning Mankell

Il cinese

Marsilio, Pag. 587 Euro 19,00

Skare, freddo intenso, solstizio d'inverno.
Nei primi giorni di gennaio del 2006 un lupo solitario entra in Svezia dalla Norvegia attraversando il confine a Vauldalen. Un uomo che guidava un gatto delle nevi sostiene di averlo intravisto poco lontano da Fïallnäs, ma il lupo scompare nella foresta...

Ma con un inizio così voi che dite? Mankell allo stato puro. E invece,

immagine
Henning Mankell

Ricordi di un angelo sporco

Marsilio, Pag. 397 Euro 19,50

Scrive Mankell in alcune note alla fine del romanzo: è stato Tor Sallstrom, scrittore e amico dell'Africa, a parlarmi quasi di sfuggita durante una delle nostre conversazioni degli strani documenti in cui si era imbattuto nel vecchio archivio coloniale di Maputo, la capitale del Mozambico. In quei fogli si parlava di una svedese che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento era stata la tenutaria di uno dei bordelli più grandi della città che all'epoca si chiamava Lourenco Marques. La registrazione nell'archivio dipendeva dal fatto che era una contribuente importante.

CERCA

NEWS

  • 16.09.2024
    Sellerio
    Francesco Recami
  • 16.09.2024
    Adelphi
    Cos'altro si può sapere su Thomas Bernhard
  • 16.09.2024
    Adelphi
    Una riproposta affascinante. Leo Perutz.

RECENSIONI

ATTUALITA'

CINEMA E MUSICA

RACCONTI

SEGUICI SU

facebookyoutube