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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Kjell Ola Dahl

L'uomo in vetrina

Marsilio, Pag. 488 Euro 19,00

Non so se convenga ancora dirlo, ma è ormai è un dato di fatto che la letteratura poliziesca scandinava ha fatto breccia nei nostri cuori. Notate poi: ho detto scandinava e non svedese. Certo, ormai siamo abituati a fare i conti col ciclo di Wallander di Henning Mankell, ci prepariamo a tuffarci nella Millennium Trilogy di Stieg Larsson, abbiamo preso confidenza con le istanze lesbo-femministe di Asa Larsson, ci siamo "storti" per i cambi di prospettiva di Leif GW Persson, abbiamo esultato per Hakan Nasser

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Andrea Novelli Giampaolo Zarini

Per esclusione

Marsilio, Pag. 522 Euro 19,50

Mi convinco sempre di più, salvo rare eccezioni, dell'inutilità delle segnalazioni librarie e dei recensori. Non sto a tediarvi troppo – che le ragioni di cui sopra avrebbero un fottìo di ausilii – ma solo per convincervi potrei accennare il caso appunto della coppia in questione che, all'uscita del primo romanzo Soluzione finale, da un quotidiano neppure "esimo" – Il Secolo XIX - fu definita figlia di Simenon.
Come confondere la lisca con l'Alaska.

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(a cura di) Loris Righetto

ABCdiario parole che vale la pena di usare

Zandegù Editore, Pag.175 Euro 8,00

Nei "favolosi" anni sessanta c'era un fumetto chiamato Teddy Bob (non chiedetemi fatto da chi, perché in quel periodo c'era la cattiva consuetudine di non firmarsi), ampiamente pubblicizzato come "il fumetto giovane" e "beat" in cui un gruppo di giovanastri appunto si esprimeva con una sorta di "slang" coattesco fatto di neologismi, metonimie, iperbole e che voleva essere una sintesi, portata all'estremo, dei cambiamenti del linguaggio.

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A.A.V.V.

Attenzione!Uscita operai. Racconti&canzoni

No Reply, Pag. 111 + CD Euro 19,00

Nonostante il giuslavorista Pietro Ichino, dalle pagine della Stampa e anche da quelle del Corsera, indichi in continuazione le strategie per risolvere la crisi del nostro paese, noi che abbiamo la puzza sotto il naso e ci guardiamo attorno, riteniamo che dare la parola a chi giornalmente subisce la condizione di lavoratore, o chi ne fa le veci per una sorta di solidarietà, possa essere infinitamente più costruttivo ed interessante. E non vogliamo disquisire sul concetto di turbocapitalismo che Liberazione sbandierava qualche giorno fa, dopo l'ennesimo incontro di Padre Veltroni, in odor di santità, con l'industriale di turno.

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Maj Sjöwall Per Wahlöö

L'autopompa fantasma

Sellerio, Pag. 352 Euro 12,00

Non riteniamo che il romanzo tradizionale con il suo orientamento verso l'individuo sia adatto ad analizzare la nostra società. Il romanzo poliziesco invece è stato, fin dalle origini, più conscio dell'appartenenza dell'individuo ad un gruppo. La differenza risalta molto chiaramente osservando il modo in cui le azioni dei personaggi vengono motivate. Nel romanzo tradizionale i personaggi trovano le ragioni del proprio comportamento in un certo senso in loro stessi, indipendentemente da chi li circonda. Nel romanzo poliziesco le motivazioni di chi agisce sono sempre in relazione con le altre persone.

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Ricardo Menéndez Salmon

L'offesa

Marcos y Marcos, Pag.152 Euro 13,50

Qualche anno fa (per la precisione nel 1998) Einaudi ristampò un prezioso volume di William Sheridan Allen, professore universitario nel Missouri, Come si diventa nazisti, in cui l'autore, studiando la storia di una piccola città della Germania, Thalburg (in realtà Nordheim) durante gli anni della Repubblica di Weimar e i primi anni del Terzo Reich, cercava di comprendere i meccanismi che avevano portato la popolazione ad assecondare le follie naziste.

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A.A.V.V.

Scrittori sommersi

www.scrittorisommersi.com, Pag.241 Euro 9.00

Si legge nell'introduzione: In principio era il Verbo e il Verbo per noi si chiama MySpace.com (...) Il 12 aprile 2007 Miriam Mastrovito, giovane scrittrice barese, decide di creare un forum dedicato agli scrittori emergenti: ora, a distanza di poco più di sette mesi, quel tentativo iniziale si è trasformato in una fabbrica di idee, esperimenti, discussioni tra ben 399 persone da tutta Italia, rendendo di fatto questo gruppo uno tra i più attivi e frequentati di questo vasto mondo virtuale.
Insomma, si è capito bene, un coraggioso tentativo, da parte di chi coltiva la passione della scritture, di veder pubblicate le proprie cose al di là dell'interessamento delle grandi case editrici nostrane.

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Carla Castellacci/Telmo Pievani

Sante ragioni

Chiarelettere, Pag. 275 Euro 13,60

Bastava aprire i giornali di ieri, tra i vescovi che si scagliano contro la scena "hard" di Caos calmo all'irruzione della polizia in un ospedale napoletano alla ricerca di un aborto "irregolare", alle esternazione teo-com dell'uomo-incinto Ferrara, per gridare all'indignazione. Perché se non bastassero questi "influssi" reazionari dei conservatori e del pontefice, sul libro di Castellacci/Pievani troverete il resto: che spesso è identificato con l'assoluto atteggiamento prono delle nostre cariche politiche nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche.

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A cura di Francesca Giannetto

Il meglio dei primi sei numeri

Toilet (Anno Uno), Pag. 245 Euro 10,00

Ogni tanto qualcuno in Italia ha il coraggio di osare. E ci sono volte in cui si osa persino per qualcosa di valido.
È il caso di un gruppo di amici appassionati di scrittura che, nella primavera 2004, hanno dato vita ad un progetto letterario dal nome ironicamente evocativo: Toilet.
Inizialmente si procede pensando "Toilet" come una rivista letteraria che contenga un'antologia di racconti di scrittori alle prime pubblicazioni o completamente inediti. Le librerie non amano le riviste, faticano a trovare il pubblico adatto, così si tace la periodicità bimestrale di Toilet.

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L.R.Carrino

Acqua storta

Meridiano Zero, Pag.125 Euro 10,00

Ricordo spesso un racconto che mi faceva mio padre quando era ricoverato in ospedale. Mi parlava di un uomo, ormai settantenne, che in preda al dolore gridava sempre: oh mamma, oh mamma mia. Mio padre era convinto che fosse un richiamo tenero a chi l'aveva generato, io, piuttosto cinicamente, ma convinto come lo sono ora, ribattevo che quella era una semplice esclamazione alla pari di, chessò, porcogiudachemale! Mi guardava storto e dentro di sé malediceva un figlio privo di valori essenziali.

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