Racconti

Dispositivi mobili
Era comodissimo entrare nella propria auto e avere già il proprio dispositivo connesso automaticamente. Così il flusso non si arrestava, non si notavano sbavature, interruzioni.

Quella volta il vento...
Galleggiavo intorpidita, in quell’opprimente pomeriggio di un’estate giaguara, schiacciata da un’aria greve che, immobile, calava le palpebre, arrancava il respiro.

L'appartamento
Nel corso della mia vita avevo abbandonato tutto e tutti e, a loro volta, tutti, con la pochezza del loro tutto, avevano altrettanto rinunciato a me. Come quell’appartamento, possedevo corridoi labirintici dove smarrirsi e zone nere che creavano una sorta di disagio nel prossimo.

Celacanto
Mettiamoci seduti qui. Voglio, anzi devo, raccontarti la storia di mio fratello e di quello che m'e' successo in questi giorni. Si', adesso, appena tornato. Sono stato a pensarci per tutto il viaggio. Mi ci sono ossessionato.
Ho bisogno di condividerla con te. E' una storia assurda, ma mi stringe il cuore. Qualche minuto.
No. Non sono stanco. Preferisco stare ancora un po' fuori. Senti come si sta bene. Guarda che bella serata oggi. Non mi va di tornare a casa subito.
Non mi va di fare niente. Chi ci corre dietro. Si'.

La passeggiata del professor Eugenio
Spesso la vita riesce a sorprenderci nei modi più impensati, magari preparando l’evento da lontano (dalla nostra nascita, sostiene qualcuno) e quando ce ne accorgiamo non possiamo che accettare il fatto compiuto.

Ad essere infelici sono buoni tutti.
Giorgio e Laura si sono presi un giorno di vacanza per festeggiare l’inizio della primavera. Naturalmente l’idea è stata di Laura, che ha spesso queste iniziative, come definirle, si chiede Giorgio, di ingenuo e ostinato ottimismo?

30 Ottobre
30 ottobre 2024 La macchina, una Volvo, viaggia rispettando i limiti di velocità imposti dall’autostrada.

Tonino l'ubriacone
“Ma cosa ne sanno loro” pensò Tonino barcollando per le strade del quartiere Rosso. I ragazzi gli si facevano incontro. Il più sbruffone del gruppo lo canzonava. «Tonino l’ubriacone, Tonino l’ubriacone» ripeteva a mo’ di filastrocca.

Interno giorno
Il carrello sul pavimento sconnesso fa un rumore sferragliante che riempie tutto il corridoio. E’ uno dei tanti fastidi ai quali si fa presto l’abitudine. Quando succede che una delle rotelle si incastri in qualche fessura nascosta, bisogna sbrigarsi a liberarla e terminare il percorso in fretta.

Babbaluci (o mangi chiocciole, o lumache senza guscio)
Crich, cricche, cricchete, croch... il suono impronunciabile del guscio che s'incrina, della chiocciola che muore sotto i denti, scravazzata con la ca-sa, con tutta la conchiglia, e mai che la Palmina mi abbia detto perché mai, perché le divorava tutte intere, mai che si levò questo gran peso, oblio di gio-vinezza, venefico, nascosto, cucito nella testa per tutti i quindici anni che in-segnò a Mazara, e non ci fu natale, né festa comandata, né coda o capo d'anno, che la vide rinunciare al suo cri...i...i...ch, al suo cricche, al suo cricchete, al suo croch di babbaluci, piccole e rigate, cotte al sugo e mangiate avidamente, da selvaggia.
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